Gird: cos’è

La traduzione letterale di GIRD è Glenohumeral Internal Rotation Deficit ossia, tradotto in italiano, difficoltà o deficit nella rotazione interna di spalla ed in particolare difficoltà a portare la spalla dietro la schiena che si verifica tipicamente per un trauma diretto alla spalla o per overuse della spalla stessa in atleti che praticano sport cosiddetti overhead ossia con movimenti che portano spesso il braccio al di sopra della spalla e della testa.

In questo articolo, esploreremo anche l’importanza della Terapia Manuale Assistita (IASTM) nelle fasi iniziali della riabilitazione del GIRD e come può essere integrata efficacemente nella pratica clinica.

come gestire bene un GIRD (una delle “rogne” di spalla maggiori per un fisioterapista)

Nella pratica clinica in fisioterapia, ci sono situazioni in cui una terapia mirata può fare la differenza nel recupero ottimale dei pazienti. Il Gleno Omeral Intra Rotation Deficit (GIRD) è una di queste condizioni che richiede un approccio attentamente calibrato per ripristinare la funzione articolare e muscolare.

I dolori cronici alla spalla (sia in atleti overhead -atleti il cui gesto sportivo comporta movimenti ampi e ripetuti dell’arto superiore al di sopra della testa-, sia in normali attività lavorative o quotidiane) sono spesso attribuiti ad alterazioni nella forza, flessibilità e postura non solo dell’articolazione gleno-omerale ma anche di altre componenti della catena cinetica di tronco e arto superiore.

Inoltre, la perdita in gradi di rotazione interna (glenohumeral internal rotation deficit, GIRD) sembra rappresentare un elemento predisponente a una serie di processi patofisiologici, i quali concorrono allo sviluppo del quadro clinico, sostenuto prevalentemente da impingement interno o postero-superiore, lesione parziale di cuffia e lesione SLAP (superior labrum anterior and posterior).

Se l’eziologia è sicuramente multi fattoriale (dovuta anche alla alterata atrocinematica della scapola che si traduce di conseguenza in una alterata atrocinematica di spalla e di tutte le sue articolazioni), un GIRD ha di certo una relazione significativa nella eziopatogenesi di una disfunzione della Scapola (in particolare nei TILT anteriori di scapola) come evidenziato in letteratura in alcune pubblicazioni, come questa sul JOSPT:

https://www.jospt.org/doi/abs/10.2519/jospt.2006.2241

GIRD: I tre principali fattori di rischio

⚠️ I tre principali fattori di rischio per lo sviluppo di condizioni dolorose nella spalla (dell’atleta e non solo, in quanto il GIRD può anche essere secondario ad post-intervento chirurgico di spalla) sono:

1. GIRD (Glenohumeral Internal Rotation Deficit): ridotta rotazione interna della spalla
2. Debolezza della cuffia dei rotatori
3. Discinesia scapolare

GIRD: Trattamento

Il Trattamento manuale in questi casi si avvale, tra le varie, inizialmente di tecniche di stretching più frequentemente descritte per migliorare l’escursione articolare della rotazione interna effettuate passivamente dal paziente o dal fisioterapista.

In questo secondo caso, per Recuperare flessibilità della muscolatura tesa o rigida, uno IASTM come il Fascial Full® non solo ti permette di essere più efficiente ed efficace ma anche di poterlo essere preservando le tue mani in quanto significativamente esposte a problemi in questo tipo di trattamento e non solo come ben evidenziato in questo studio:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/27061697/

pubblicato nel 2016 sul Journal of Prevention, Assessment & Rehabilitation che, nello specifico, riguarda proprio i Fisioterapisti Italiani.

Cos’è uno IASTM

IASTM è l’acronimo di Instrument-Assisted Soft Tissue Mobilization ossia, per dirla in italiano, strumenti per la mobilizzazione assistita dei tessuti molli (dove per assistita si intende che “assistono” la mano dell’operatore). Gli IASTM sono degli strumenti appositamente progettati per eseguire in terapia manuale mobilizzazioni dei tessuti molli selettive e mirate. Questi strumenti sono realizzati in materiali diversi, come acciaio inossidabile, plastica o alluminio e presentano varie forme e dimensioni a seconda dell’area del corpo e del tipo di tessuto da trattare. L’obiettivo principale degli IASTM è quello di ridurre le aderenze e migliorare la funzione del tessuto molle (della fascia in modo particolare), riducendo così il dolore e ripristinando la gamma completa di movimento articolare (ROM range of motion).

GIRD: Vantaggi dell’integrazione IASTM in supporto alla Terapia Manuale per il trattamento

La Terapia Manuale Assistita (IASTM) è una tecnica di terapia manuale che utilizza strumenti appositamente progettati per esercitare pressioni e manipolazioni controllate sulla Fascia e sui tessuti molli. Quando applicata alle fasi iniziali della riabilitazione del GIRD, la terapia manuale assistita (IASTM) può offrire al fisioterapista (ed al paziente) una serie di vantaggi significativi:

• Rompe le aderenze e le tensioni muscolari: durante le prime fasi della riabilitazione del GIRD, i tessuti molli circostanti la spalla possono diventare rigidi e contratti. L’uso oculato di uno IASTM può aiutare a rompere in maniera più precisa e selettiva queste aderenze, migliorando la flessibilità e il range di movimento.
• Promuove la circolazione sanguigna: la manipolazione dei tessuti molli con adeguati strumenti IASTM può aumentare il flusso sanguigno nella zona trattata. Questo non solo favorisce la guarigione dei tessuti danneggiati, ma aiuta anche a ridurre l’infiammazione ed il dolore.
• Facilita il rilascio miofasciale: uno IASTM professionale come Fascial Full® può essere particolarmente efficace nel dare supporto alla terapia manuale per rilasciare tensioni e limitazioni miofasciali nei muscoli coinvolti nel GIRD. Questo favorisce un rilassamento muscolare più profondo e un miglioramento della funzionalità articolare.
• Aumenta l’efficacia delle altre terapie: integrare uno IASTM con altre modalità terapeutiche, come gli esercizi di stretching e di rinforzo muscolare, può migliorare complessivamente i risultati della riabilitazione soprattutto nelle fasi iniziali.
• Prevenzione patologie professionali dei fisioterapisti: come da ampia letteratura disponibile (qui puoi leggere anche un mio articolo su Pubmed) uno IASTM con una ergonomia specifica come Fascial Full® riduce il sovraccarico meccanico alle mani del fisioterapista ed in questo modo evita che si possano verificare infortuni professionali alle mani dell’operatore.

È poi sicuramente utile associare anche l’adeguata terapia fisica di supporto ed esercizi attivi specifici e, se possibile, il lavoro di recupero in acqua (detto anche idrokinesiterapia).

GIRD e IASTM: Considerazioni pratiche

Nell’integrare uno IASTM nella riabilitazione del GIRD, è essenziale adottare un approccio personalizzato e basato sulle esigenze specifiche del paziente. Per questo è fondamentale avere una adeguata formazione ed esperienza clinica anche per la corretta identificazione dei tessuti bersaglio e la regolazione della pressione (o meglio della “dose”) in base alla tolleranza individuale ed alle esigenze cliniche.

Conclusioni

Il GIRD può rappresentare una sfida significativa nella riabilitazione degli atleti e di chiunque sia affetto da questa condizione. Tuttavia, con l’adeguato programma riabilitativo e anche con il supporto della Terapia Manuale Assistita nelle fasi iniziali della terapia, i fisioterapisti possono migliorare notevolmente i risultati del trattamento perché uno IASTM con adeguate caratteristiche progettuali offre un supporto efficace nel fornire una leva vantaggiosa e quindi rompere selettivamente le aderenze muscolari, migliorare la circolazione e facilitare il rilascio miofasciale, fornendo una base solida per il recupero funzionale della spalla. Inoltre, è fondamentale educare il paziente sull’importanza della partecipazione attiva al programma di riabilitazione e sull’adozione di corretti schemi di movimento nella vita quotidiana e nello sport.

Per approfondire le informazioni sull’uso efficace di uno IASTM nella tua Pratica Clinica anche per la migliore gestione di un GIRD qui puoi iniziare leggendo il Primo Libro in materia che ho scritto proprio per fornire ai Fisioterapisti ed agli Osteopati tutte le informazioni per l’uso oculato, ragionato ed efficace di uno IASTM in Terapia Manuale.

Buona lettura e buon Lavoro!

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A questo punto non mi resta che salutarti e darti il mio arrivederci al prossimo articolo.