La Fascia: un organo orfano di diagnosi

da | Feb 16, 2022 | 0 commenti

Fascia e Salute sistemica

La fascia è un tessuto connettivo estremamente importante nel corpo umano, che svolge una varietà di funzioni fondamentali per il sostegno strutturale, la trasmissione di forze e la “salute” sistemica. Infatti negli ultimi anni la fascia ha guadagnato e sta guadagnando un’enorme attenzione nella comunità scientifica, soprattutto nell’ambito della fisioterapia e della riabilitazione, poiché si è scoperto che svolge un ruolo significativo nella salute e nella funzionalità muscoloscheletrica ed in quella sistemica. In questo articolo oltre a descriverti ed esaminare le caratteristiche generali della fascia voglio esplorare un problema fondamentale che ha sempre maggiore rilevanza per il trattamento efficace delle disfunzioni fasciali: la diagnosi.

Caratteristiche Generali della Fascia

La fascia è un tessuto connettivo che avvolge e connette strutture anatomiche come muscoli, ossa, tendini, legamenti e viscere. È composta principalmente da collagene, elastina e cellule specializzate chiamate fibroblasti. La sua struttura fibrillare e la composizione biochimica la rendono estremamente resistente alla trazione e in grado di trasmettere forze meccaniche attraverso il corpo.

La complessità della fascia non si limita alla sua composizione biochimica, ma si estende anche alla sua struttura anatomica e alla sua disposizione nel corpo umano.

La fascia è suddivisa “didatticamente” in diversi strati, da superficiali o profondi, a seconda della loro posizione nel corpo. Questi strati possono interagire tra loro e con le strutture circostanti, influenzando la biomeccanica e la funzione dei tessuti sottostanti.

Uno degli aspetti più interessanti della fascia è la sua capacità di adattarsi e rispondere agli stimoli meccanici esterni e interni. Questa plasticità permette alla fascia di modificarsi in risposta all’attività muscolare, alla postura, alla tensione ed alle varie forme di terapia (manuale e fisica).

Ruolo della Fascia nella Salute e nelle Disfunzioni Muscolo-scheletriche

La fascia svolge diversi ruoli chiave nel mantenimento della salute e della funzionalità muscoloscheletrica. Tra questi:

  1. Trasmissione di Forze: la fascia agisce come un sistema di trasmissione delle forze, permettendo il movimento coordinato tra diverse strutture anatomiche. In questo senso la “salute” ottimale della fascia è essenziale per il movimento efficace e per la prevenzione delle lesioni muscoloscheletriche (sia lesioni della struttura che lesioni della funzione).
  2. Supporto Strutturale: la fascia fornisce supporto strutturale ai muscoli, aiutando a mantenere la forma e la funzione dei tessuti molli circostanti. Anche in questo caso un adeguato sostegno fasciale è cruciale per la stabilità articolare e la corretta biomeccanica.
  3. Regolazione dell’Idratazione: la fascia è coinvolta anche nella (importantissima) regolazione dell’idratazione e della lubrificazione dei tessuti, attraverso il suo sistema di vasi sanguigni e linfatici. Una corretta idratazione della fascia favorisce la sua elasticità e la sua capacità di scorrimento oltre che la salute dei tessuti a livello locale e sistemico.
  4. Comunicazione Cellulare: recentemente in diversi studi è emerso persino che la fascia può svolgere un ruolo nella comunicazione cellulare, tramite segnali biochimici, meccanici ed elettrici trasmessi attraverso il tessuto. Questo aspetto è ancora oggetto di ricerca, ma potrebbe avere implicazioni significative nella comprensione e nella gestione delle disfunzioni muscoloscheletriche.

La Fascia: un organo orfano di diagnosi

La Fascia Liquida - 01

Ma avendo compreso quanto importante possa essere anche per la salute sistemica questo vero e proprio organo funzionale come possiamo sapere se il trattamento sulla fascia e i tessuti molli possa risultare veramente efficace?

Se ti sei fatto almeno una volta questa domanda allora i prossimi paragrafi presenti in questo articolo potranno esserti di grande aiuto.

In questo articolo infatti come nella premessa iniziale voglio presentarti e rivelarti quello che è forse il problema principale della mancata gestione o dei mancati risultati di cura nelle problematiche neuro-muscolo-scheletriche.

Perché devi sapere che nonostante, come ampiamente riportato in letteratura, esistano vere e proprie patologie legate alla fascia e al sistema neuro-miofasciale che producono effetti indesiderati e problemi anche importanti, sia di tipo più locale che di tipo sistemico, purtroppo, un grande problema ancora irrisolto è quello che la fascia è spesso un sistema, un organo, orfano.

Si hai letto bene, orfano, ma orfano di diagnosi.

Fascia e Imaging

La fascia infatti purtroppo è ancora oggi un organo tanto importante quanto dimenticato perfino nei sistemi diagnostici classici: radiografia, risonanza magnetica, TAC, ecc. In tutti questi sistemi di immagini infatti, vengono indagati sempre muscoli, organi, articolazioni e ossa in generale senza che venga quasi mai presa in considerazione una patologia intrinseca della fascia.

Per un motivo molto semplice, la fascia non si “vede” nelle immagini, o quasi.

Perché difatti le disfunzioni della fascia si presentano il più delle volte attraverso delle cicatrici funzionali e non con delle vere e proprie lesioni anatomiche visibili e circoscritte. Il rischio quindi è quello che un occhio non “allenato” possa non identificarle.

E questo accade spesso anche se in medicina e nelle banche dati biomediche possiamo trovare numerosi riferimenti a patologie correlate alla fascia definite proprio sindromi miofasciali.

Questo ad oggi è ancora un problema non di poco conto in quanto, come già detto, le disfunzioni fasciali possono essere causa di importanti problemi sia di natura più locale che di tipo più sistemico, e non solo di carattere muscolo-scheletrico.

Tra l’altro queste disfunzioni possono essere causate o peggiorate dallo stile di vita e possono essere anche amplificate dalla terapia farmacologica che contribuisce ad acidificare ed a densificare i tessuti per finire quindi in un circolo vizioso nel quale viene a trovarsi il paziente. Ecco perché è importante evitare l’abuso o l’uso non appropriato di farmaci.

Fascia: Diagnosi, Valutazione Funzionale, Trattamento

In questo contesto è di fondamentale importanza una adeguata diagnosi medica che deve essere precisa poiché il rischio sarebbe quello di trattare, nella migliore delle ipotesi, solo gli effetti e non le cause di un problema o di una patologia.

In questo senso, se l’intervento terapeutico non è appropriato e adeguato allo stato clinico del paziente, il rischio di fallire è dietro l’angolo.

Ecco perché, nel trattamento della fascia, è fondamentale riconoscere in maniera precoce le disfunzioni neuro-mio-fasciali con l’adeguato supporto medico, ed ecco perché poi è fondamentale il giusto inquadramento funzionale da parte del fisioterapista.

Da non dimenticare che se da un lato è di fondamentale importanza l’adeguato inquadramento diagnostico e funzionale, dall’altro è fondamentale allo stesso modo essere in grado di trattare in maniera “chirurgica”, precisa e selettiva anche la più piccola disfunzione di questo organo. E per farlo al meglio, nel modo più specifico e selettivo e di conseguenza efficace, è fondamentale dotarsi anche degli adeguati strumento di supporto alla terapia manuale, come uno IASTM professionale.

Grazie ad uno strumento specifico e professionale come Fascial Full® difatti sarai in grado di trattare anche la più piccola disfunzione fasciale e ripristinare in questo modo non solo la fisiologica “meccanica” tessutale ma anche la stessa omeostasi biochimica e biofisica del tessuto trattato. Ricordati inoltre che è dal micro-movimento che si genera il macro-movimento. Ecco perché devi essere in grado di riconoscere e trattare al meglio anche la più piccola disfunzione fasciale.

Conclusioni

Come avrai compreso leggendo questo articolo la fascia svolge un ruolo fondamentale nella salute anche sistemica oltre che nella funzionalità muscoloscheletrica, e la sua adeguata gestione diagnostico/terapeutica è diventata una componente importante della pratica clinica in fisioterapia. Ecco perché anche attraverso l’uso di tecniche manuali mirate e specifiche ed un approccio globale alla riabilitazione, i fisioterapisti possono aiutare i pazienti a recuperare da lesioni, migliorare la performance atletica e mantenere un buon stato di salute muscoloscheletrica nel lungo termine.

Ed ecco perché, se vuoi conoscere e approfondire al meglio tutti questi argomenti (valutazione, trattamento, neurofisiologia, strategie terapeutiche, effetti e molto altro), anche per capire dove ci troviamo oggi e su quali basi si fondano le nostre conoscenze, ti consiglio di iniziare leggendo il primo libro in materia dal titolo “Quando, perché e come usare uno IASTM in Terapia Manuale”.

Un testo in cui sono racchiuse le maggiori e più aggiornate evidenze scientifiche in materia e che non a caso ha come sottotitolo “La fascia come porta di accesso al sistema nervoso”.

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e sentiti libera/o di condividere questo articolo anche sui tuoi canali social.

A questo punto non mi resta che salutarti e darti il mio arrivederci al prossimo articolo.

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