MERIDIANI ENERGETICI: COSA SONO (e 2 segreti sconosciuti)

da | Feb 6, 2023 | 0 commenti

Meridiani energetici – introduzione

la NON relazione tra i meridiani energetici ed i “meridiani miofasciali” (che NON ESISTONO ma ne parlano TUTTI), L’infiammazione e la BIOFISICA (che ESISTE ma che non conosce NESSUNO).

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Questo articolo sarà estremamente interessante, a mio avviso, in quanto metterà in stretta correlazione anche le conoscenze relative alla terapia manuale con il funzionamento del sistema immunitario. È inoltre l’articolo che più di tutti racchiude quasi 10 anni dei miei studi e ricerca in terapia manuale. Studi che sono partiti dall’esigenza di provare a migliorare il trattamento della fascia e dei tessuti molli ed a salvaguardare le mani del fisioterapista e che mi hanno portato, con non poca sorpresa, a scoprire (o meglio a riscoprire) quanto alcuni elementi oggi completamente dimenticati (e sconosciuti) siano fondamentali per l’omeostasi ed il benessere dell’essere umano.

Infatti in questo articolo ti parlerò di qualcosa che veramente ormai quasi NESSUNO conosce. Sto parlando della Biofisica, ossia la “sorella povera” della Biochimica.

Ed in modo particolare della BIOFISICA legata alla nostra fisiologia che vedremo può essere molto utile (se non FONDAMENTALE) per il buon funzionamento anche del nostro Sistema Immunitario e in definitiva utile per la nostra buona salute.

Ma per farlo anche oggi faremo un grande, grandissimo salto all’indietro. A circa 3000 anni fa, e precisamente ad una pratica della MTC, Medicina Tradizionale Cinese: il Gua Sha.

Devi sapere che questo termine fa riferimento ad una pratica della Medicina Tradizionale Cinese (ancora oggi in uso). La traduzione in italiano di Gha Sha significa letteralmente “graffiare via la febbre”. Dimmi “graffiare via la febbre” a cosa ti fa pensare? La febbre è un segno sistemico se ci pensi bene. Già dal nome puoi ben comprendere che questi signori intendevano ottenere un riscontro sistemico attraverso una stimolazione locale.

E come lo facevano? La cosa normalmente avveniva frizionando la pelle con strumenti di corno o di pietra per ottenere:

  • una riduzione delle tensioni muscolari;
  • un miglioramento del movimento locale;
  • e per “rivitalizzare” del “Chi”, l’energia vitale che scorre nei meridiani energetici e attraversa gli organi.

Te lo ripeto, l’energia vitale. Energia non è un termine usato a caso. E nemmeno che scorre (che fluisce) nei meridiani energetici sono termini usati a caso.

Ma cosa sono questi famigerati meridiani energetici nella Medicina Tradizionale Cinese? Come si possono individuare anatomicamente? Esistono davvero?

Andiamo per gradi. Per capire bene di cosa stiamo parlando è necessario che ti introduca prima un concetto molto particolare, legato alle nostre radici e allo stile di vita in diretta correlazione con la natura e l’ambiente. Si chiama earthing (o grounding).

Cos’è l’Earthing

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L’Earthing è una pratica che ha l’obiettivo di intensificare il contatto con la natura al fine di facilitare il benessere. Lo scopo è fare in modo che il corpo entri in contatto con la Terra e con l’energia elettrica da essa emanata. Il termine viene dall’inglese earth, che significa pianeta o Terra, e che viene intesa come connessione al terreno. Prende anche il nome di grounding, che viene da ground, ovvero suolo; quindi i due termini sono sinonimi e si riferiscono alla medesima attività. Anche per questo motivo nelle prossime righe troverai l’uno o l’altro termine in modo indistinto.

Come funziona l’earthing, e perché apporta beneficio al corpo umano? Tutto parte dalla complessità degli scambi elettrici che avvengono dentro di noi e tra noi e il mondo circostante. Da un lato abbiamo la superficie della terra, costantemente arricchita di cariche negative (ossia elettroni), che la rendono un serbatoio virtualmente illimitato di elettroni liberi; dall’altra parte abbiamo il corpo umano, in cui fattori diversi causano e nutrono infiammazioni che sono la complessa risposta biologica a stimoli pericolosi, quali agenti patogeni, tessuti danneggiati e sostanze irritanti.

Da specificare sempre, a scanso di equivoci, che l’infiammazione in sé è un processo positivo, necessario (e fondamentale) alla guarigione di un tessuto ed è un meccanismo tipico dell’immunità innata, che si instaura in presenza di agenti patogeni e di un danno tissutale di tipo chimico (veleni), fisico (traumi, radiazioni, alte o basse temperature) o biologico (virus, batteri).

Nel suo decorso, tuttavia, si liberano nel corpo una grande quantità di radicali liberi, molecole affamate di elettroni che normalmente “rubano” agli agenti patogeni e ai tessuti danneggiati.

Cosa sono i Radicali Liberi?

Ti ricordo che i radicali liberi sono il prodotto di reazioni chimiche fisiologiche che utilizzano l’ossigeno. Sono molecole particolarmente reattive che contengono almeno un elettrone spaiato nel loro orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica sono molecole altamente instabili che cercano di tornare all’equilibrio “rubando” all’atomo vicino l’elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non mantenuta entro valori “fisiologici”, finisce col danneggiare le strutture cellulari.

E le fonti che alimentano la produzione di ROS (Reacting Oxygen Species) sono davvero molteplici: dalla respirazione cellulare nei mitocondri, fondamentale per la produzione di energia, all’esercizio fisico, che produce radicali liberi in relazione all’attività muscolare; senza dimenticare naturalmente quanto anche lo stress psico-fisico e i disordini alimentari, sia quantitativi che qualitativi, siano motivo di esasperata attività mitocondriale e quindi fonte di ROS oltre che motivo di alterato metabolismo; per finire con l’inquinamento ambientale e molte sostanze farmacologiche che possono essere al contempo cause di sofferenza cellulare cui l’organismo risponde con un incremento di produzione dei radicali liberi (ti ho parlato ampiamente anche nei capitoli precedenti di tutti questi fattori disfunzionali sull’infiammazione e il sistema immunitario ricordi?).

Come puoi ben capire esiste una varietà eterogenea di radicali che, dove presenti in quantità eccessiva, diventano tossici per l’organismo e causano l’invecchiamento e la morte della cellula.

Qui si genera un altro problema però, poiché se la morte cellulare non avviene secondo il meccanismo fisiologicamente programmato dell’apoptosi, possono innescarsi vie replicative e degenerative impreviste che sono riconosciute alla base di numerosi processi patogenetici cronici, compresi i tumori.

E poiché le sorgenti fisiologiche di radicali liberi sono ubiquitarie, l’organismo ha sviluppato nel corso dell’evoluzione vari sistemi di difesa in grado di operare a diversi livelli e con diversi meccanismi.

Tra questi meccanismi quelli più conosciuti sono di 2 tipi, ossia:

sistemi endogeni: ne fanno parte enzimi capaci di neutralizzare i radicali liberi, sostanze antiossidanti in grado di contrastarne l’azione e meccanismi molecolari in grado di riparare i danni molecolari causati;

sistemi esogeni: che fanno riferimento a vitamine e antiossidanti che vengono assunti con gli alimenti.

Ma non solo, esiste un altro potentissimo sistema antiossidante (forse il più potente), praticamente dimenticato, non legato alla sola biochimica.

Infatti nelle fasi finali di una “infiammazione fisiologica”, i radicali in eccesso dovrebbero essere neutralizzati dagli antiossidanti e soprattutto dagli elettroni liberi presenti nel corpo.

Esattamente gli elettroni di cui siamo poveri a causa dell’isolamento elettrico in cui viviamo, mentre la terra ne è ricca.

Cosa? Elettroni liberi presenti nel corpo? Ma di cosa parliamo?

Eh si, devi sapere che molte reazioni chimiche nel nostro organismo (ed anche in quello degli animali) avvengono a partire da… reazioni fisiche. Ossia da reazioni legate alla nostra biofisica che è legata a doppio filo alla nostra biochimica. Purtroppo questo è un argomento sconosciuto ai più ed è inoltre quasi completamente dimenticato e a dir poco sottovalutato.

Questo meccanismo è legato al nostro contatto con la natura e con l’ambiente relativa alla nostra messa a terra.

La messa a terra del corpo umano (il segreto numero 1)

earthing - grounding - messa a terra del corpo umano - biofisica

Hai letto bene. Hai presente quella cosa che è necessaria in tutti gli impianti elettrici (anche quello che hai in casa)?

Ora ti descrivo brevemente cosa si intende.

Dal punto di vista fisico, possiamo grossolanamente dire che la messa a terra non sia altro che un collegamento elettrico a terra (per terra intendiamo il terreno vero e proprio e non certo il pavimento di casa); in realtà questa operazione comprende tutta la componentistica elettrica che permette di portare le masse di un componente elettrico al potenziale del terreno.

Dato che i cavi in tensione assumono rispetto al terreno un determinato potenziale, che per gli impianti delle abitazioni civili è di 220 V, si potrebbero verificare situazioni di pericolo quando parti dell’impianto elettrico che normalmente non sono in tensione, come le carcasse degli elettrodomestici, a seguito di guasti o imprevisti acquisiscono un potenziale elettrico rispetto al terreno.

La messa a terra di protezione protegge le persone e gli animali dal rischio di folgorazione. E per farlo utilizza uno o più “dispersori” collocati nel terreno. Fissa bene in memoria questo passaggio perché ci sarà utile dopo.

Lo scopo della messa a terra quindi è la sicurezza nei confronti delle persone o degli animali. Difatti, negli impianti elettrici, uno dei possibili rischi è che vi siano delle parti che di natura non debbano essere cariche elettricamente ma che in realtà potrebbero diventarlo, a causa di malfunzionamenti, con il rischio di folgorare una persona che ne venga a contatto.

Inoltre, tra le varie cose, la messa a terra serve pure ad impedire l’accumulo della cosiddetta elettricità statica e prevenire le scariche elettrostatiche che, molto in piccolo per fortuna, ti sarà già capitato di sperimentare quando toccando un oggetto (che può essere metallico come le parti dell’automobile o anche di lana come un maglioncino) hai avvertito una piccola scossetta.

Ci sei fin qui?

Bene, devi sapere che succede esattamente la stessa cosa per il nostro organismo, il quale necessita (o necessiterebbe…) costantemente di un contatto con la terra (terreno, prato, sabbia, alberi) per fare in modo che sia l’elettricità statica accumulata sia tutti i fenomeni bioelettrici (che avvengono costantemente nel nostro organismo al pari dei fenomeni bio-chimici) siano compensati al meglio.

Ma come avviene tutto ciò nel nostro organismo? O meglio, come dovrebbe avvenire?

camminare sulla sabbia - biofisica - messa a terra - fascialfull

Che sia con i piedi nudi a contatto con la terra, prato, sabbia o altro o con le mani nude a contatto con un albero o il terreno stesso, questo consente di attivare tutta una serie di processi bioelettrici di ossido-riduzione che riducono drasticamente i radicali liberi presenti nell’organismo con un potente effetto antiossidante e con un effetto diretto sulla modulazione dell’infiammazione (ci sono studi che mostrano chiaramente ad esempio, come le ferite cutanee guariscano meglio e prima) sino ad arrivare ad avere effetti positivi e potenzianti perfino, come detto, sul nostro sistema immunitario.

Messa a terra - biofisica - infiammazione - sistema immunitario

Purtroppo a causa del nostro isolamento elettrico il processo di normalizzazione viene così ostacolato e l’infiammazione tende a cronicizzare, con i radicali liberi che invadono i tessuti sani.

Riesci a seguire il ragionamento fin qui? Pensa che ci sono diversi studi in letteratura nei quali il grounding sembra migliorare il sonno, normalizzare il ritmo del cortisolo giorno-notte, ridurre il dolore (anche, ma non solo, grazie ad una migliore gestione del DOMS), ridurre lo stress, spostare il sistema nervoso autonomo dall’attivazione simpatica a quella parasimpatica, aumentare la variabilità della frequenza cardiaca, accelerare la guarigione delle ferite e ridurre la viscosità del sangue.

Capisci di che parliamo? Rileggi bene queste frasi. Ti sto dicendo che avere degli elettroni che dalla terra si muovono attraverso il tuo corpo in maniera regolare (preferibilmente ogni giorno) è di fondamentale importanza per la tua salute (e per quella dei tuoi pazienti)! Ecco come e con quale chiave di lettura devi interpretare l’energia e i punti energetici del corpo!

Ma invece al giorno d’oggi noi abbiamo pressoché SOPPRESSO questo fondamentale aspetto del funzionamento del nostro sistema/organismo (che ti ricordo funziona e risponde alle “leggi” della biochimica e della biofisica). Indossare scarpe con suole isolanti e/o dormire in letti isolati dal piano di massa elettrico della terra ha fatto disconnesso la maggior parte delle persone dai ritmi elettrici della (messa a) terra e dagli elettroni liberi.

Cosa c’entra tutto questo con i meridiani energetici e la Fascia?

Fascia e Biofisica (il segreto numero 2)

La Fascia Liquida - 01

Come detto, quando il nostro corpo entra in contatto con la terra, gli elettroni mobili dalla Terra entrano nel corpo e agiscono come antiossidanti naturali; ma in che modo?

Devi sapere che essi vengono “semicondotti” attraverso la matrice del tessuto connettivo ed in questo modo neutralizzano i ROS (radicali liberi) e altri ossidanti nel campo di riparazione di un tessuto danneggiato, proteggendo i tessuti stessi da ulteriori danni.

Le molecole poli-elettrolitiche della sostanza fondamentale associate alla matrice del tessuto connettivo collagene divengono in questo modo dei veri e propri serbatoi di carica per mezzo dei glicosaminoglicani che hanno la possibilità di accumulare un’alta densità di cariche negative dovute ai gruppi solfato e carbossilato sui residui di acido uronico.

La matrice è quindi un vasto sistema redox (di ossido-riduzione) per tutto il corpo in grado di assorbire e donare elettroni ovunque siano necessari per supportare il corretto funzionamento del sistema immunitario.

L’interno delle cellule, compresa la matrice nucleare e il DNA, sono tutte parti di questo sistema di immagazzinamento e rilascio elettrico biofisico.

Si certo tutto fantastico, ma quindi? Questi meridiani energetici e la fascia?

Hai ragione. Ma credimi, non è che ti sto facendo desiderare di proposito di arrivare a capire come finisce la “stagione” di questa serie.

È che per portarti a diventare una pietra levigata devo farti percorrere necessariamente delle tappe obbligate.

Per questo è arrivato il momento che io ti fornisca una ultima importante informazione: il concetto di impedenza elettrica.

Cos’è l’impedenza?

impedenza - elettricità - corpo umano - biofisica - fascialfull - meridiani energetici

L’impedenza in fisica rappresenta la resistenza che oppone un circuito al passaggio di una corrente elettrica variabile. La sua unità di misura è l’ohm. Significa che più è alto l’ohm è più “fatica” farà la corrente elettrica (che è formata da elettroni) ad attraversare quel materiale o… tessuto.

L’esatto opposto dell’impedenza è la conduttanza. Ossia quella caratteristica fisica di un materiale o di un tessuto ad essere attraversato facilmente da una corrente elettrica.

Ebbene ci siamo. Devi sapere (e ti assicuro che a questo punto sarai tra i pochi a conoscere queste informazioni) che quella parte di “tessuto funzionale” che nel nostro organismo ha la più elevata conduttanza sono proprio i meridiani energetici della MTC.

Ossia sono quei “canali”, idovati nelle trame del nostro tessuto connettivo, a minore impedenza elettrica o, per meglio dire, a maggiore conduttanza elettrica.

Conduttanza elettrica significa che in quella porzione di tessuto c’è una grande predisposizione al passaggio di elettroni liberi, ossia al passaggio di corrente elettrica! Capisci perché questi signori li hanno incredibilmente e correttamente definiti energetici?!

Questi passaggi di cariche, mentre negli impianti elettrici tradizionali avvengono nei fili di rame, nel nostro organismo avvengono proprio nel sistema fasciale che ospita delle vere e proprie autostrade, delle vie preferenziali di spostamento degli elettroni, indovate all’interno del tessuto fasciale stesso.

meridiani energetici - MTC - fascia - fascialfull

Te lo ripeto. Ti sto dicendo che nel nostro organismo, e precisamente all’interno del sistema fasciale, esistono delle vie preferenziali di spostamento di cariche elettriche (elettroni). Queste vie sono proprio i cosiddetti mediani energetici! Termine che non indica e non ha mai indicato una manifestazione o una componente anatomica! Questo termine identifica dalle origini (più di 3000 anni fa!) una manifestazione fisica. BIOFISICA per la precisione!

Ti rendi conto della portata di queste informazioni?

Purtroppo invece c’è chi ancora oggi ti parla di concetti assolutamente infondati e fuorvianti. Concetti come i “meridiani miofasciali” o la “tensegrità fasciale” (te ne parlerò al meglio in un prossimo articolo) che sono assolutamente infondati e fuorvianti. NON esistono i meridiani miofasciali. Non esistono perché il concetto di meridiano è legato a qualcosa di intangibile. Qualcosa di non strettamente anatomico. Chi ancora oggi crede a certe mode deve sapere che siamo sullo stesso piano di babbo natale e della befana, sono favole!

Favole frutto del tentativo di cercare una qualche trasposizione in termini occidentali di concetti (non compresi) che appartengono alla cultura orientale. È il tentativo di rendere strutturale e materiale qualcosa che non si è compreso perché non è visibile e tangibile nella visione meccanicistica e, nella migliore delle ipotesi, legata alla sola fisiologia biomeccanica e biochimica. Concetti che oltre a non tenere conto della biofisica non tengono conto nemmeno della neurofisiologia spicciola.

Oggi invece ti ho rivelato quanto e come la biofisica della fascia, correttamente definita in tutte le sue componenti anatomiche: meccaniche, fluidiche, biochimiche e BIOFISICHE; sia il “terreno” di fondamentale importanza per il buon funzionamento del sistema immunitario e dell’infiammazione fisiologica. Cioè di grande importanza per funzioni sistemiche.

Ti parlo brevemente di questi concetti anche in questo video tratto da una mia Master Class della IASTM Academy:

Gua sha ossia Graffiare via la Febbre

Detto ciò torniamo un attimo all’inizio, ti ricordi il termine “graffiare via la febbre”? Ti è più chiaro adesso in che modo si arriva a definire e ad avere effetti sistemici anche attraverso la (adeguata) stimolazione locale? E quanto e come la BIOFISICA sia di fondamentale importanza al pari (forse più) della biochimica?

Trattamento Spalla Fascial Full

Oggi, grazie a questi concetti, parlando di Fascia possiamo andare ben oltre il concetto di:

  • Funzione MECCANICA
  • Funzione di Conduttore Biochimico

Oggi abbiamo tutte le informazioni per capire quanto la Fascia abbia anche una importante:

  • FUNZIONE di “conduttore” BioElettrico per di trasporto di cariche (Bio-Fisica).
  • Funzione neuro-fisiologica sistemica.

Ecco che appare chiaro perché il tessuto connettivo è il bersaglio delle patologie autoimmuni e dell’infiammazione.

Perché il tessuto connettivo è il campo di gioco del Sistema Immunitario!

Lo sappiamo e lo capiamo meglio ora perché ce lo dicono anche studi “storici” oltre che più recenti.

Il problema di fondo è che ancora oggi moltissimi NON conoscono tutte le caratteristiche del tessuto connettivo fasciale e soprattutto NON conoscono la BIOFISICA legata al funzionamento di questo tessuto, di questo vero e proprio ORGANO.

Moltissimi tranne te a questo punto.

Per saperne di più

Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Ti ricordo, se sei interessato all’argomento, che parlo di questi e di molti altri concetti fondamentali utili ad aumentare l’efficacia del trattamento della fascia in terapia manuale anche nel mio libro Quando, Perché e Come usare uno IASTM in Terapia Manuale: la Fascia come porta di accesso al Sistema Nervoso (scritto per gli addetti ai lavori: fisioterapisti, osteopati, medici e chiropratici).

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e sentiti libera/o di condividere questo articolo anche sui tuoi canali social.

A questo punto non mi resta che salutarti e darti il mio arrivederci al prossimo articolo.

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